“La National football league (Nfl), la lega statunitense di football americano, è una gigantesca impresa socialista. Guadagna miliardi di dollari e li divide equamente tra le sue 32 associate. La squadra di Green Bay, nel Wisconsin, che ha 105mila abitanti, riceve la stessa cifra della squadra di Chicago, che ha 2,7 milioni di abitanti. Nelle prossime settimane ti consiglio di seguire una linea simile. Distribuisci benedizioni, attenzioni e favori nel modo più equo possibile, senza favorire un bambino, un amico, un animale domestico o una persona cara. Cerca anche di essere un’osservatrice imparziale ed evita di farti accecare dai pregiudizi. Non preoccuparti: più avanti, se lo desideri, potrai tornare a essere faziosa. Ma nel prossimo futuro il tuo benessere dipende da un’amichevole neutralità”.
Diciamo che chi legge Internazionale ha subito capito che si tratta di uno degli oroscopi di Rob Brezsny, l’unico che, onestamente, il mio cervello è in grado di leggere. Li altri, ecco, li schifa con ogni neurone possibile.
Ebbene, di questo oroscopo settimanale quel che mi ha colpito è la parola neutralità. Imparare, nel prossimo futuro, a essere, pensare e agire come fossi la Svizzera in mezzo a una seconda guerra mondiale.
Inutile dire che per me si tratta di un compito davvero arduo: io, di mio, non sono mai stata una pasta frolla, versatile per sua natura, ma piuttosto un uovo e non per la sua forma tondeggiante (sic!), ma perché è solo apparentemente di facile e pronto utilizzo, ma è in realtà quanto di più difficile da usare con maestria.
Mi sono sempre schierata, sin da bambina.
Non sono mai riuscita a stare zitta e se l’ho fatto non è mai durato troppo a lungo, ma forse è vero che ora devo imparare a osservare e a non agire d’impulso.
Non sono più un avvocato (mi sono cancellata dall’albo pochi giorni fa), ma un osservatore, spero imparziale, degli interessi in gioco, che deve fare un solo bene, quello pubblico.
Non me la sento di dire di più, quindi vi lascio la ricetta di una crostata, con un guscio di pasta sablè (perché si sa, i cambiamenti han bisogno di tempo e io non me la sento di iniziare oggi a essere neutrale anche in cucina).
Ingredienti:
Per la pasta sablè
– 200 gr Burro (freddo di frigorifero)
– 334 gr Farina debole
– 60 gr Tuorli
– 134 gr Zucchero a velo
– Q.b. Sale fino
– Q.b. Estratto di vaniglia
Per il ripieno
– 250 gr Ricotta di capra
– 100 gr Zucchero a velo
– 1 Uovo
– Q.b. Gocce di cioccolato fondente
Step 1
Partiamo dalla pasta sablè.
Sabbiare in planetaria con gancio a foglia il burro ben freddo tagliato a pezzi con la farina; unire quindi, nell’ordine, il sale fino, i tuorli, l’estratto di vaniglia e lo zucchero a velo.
Impastare sino a ottenere un panetto compatto e, avvolto dalla pellicola, lasciarlo riposare in frigorifero per almeno 2 ore (meglio una notte).
Step 2
Prepariamo ora il ripieno.
Lavoriamo a crema con le fruste la ricotta di capra, precedentemente ben sgocciolata, insieme allo zucchero.
Raggiunta la consistenza, incorporare l’uovo, mescolando con frusta a mano.
Quando il tutto risulta ben amalgamato, unire le gocce di cioccolato.
Step 3
Imburrare e infarinare uno stampo per crostata con fondo amovibile (se si adopera uno stampo microforato, saltare il passaggio).
Stendere a uno spessore di circa 4 mm la pasta sablè e creare il fondo della crostata.
Bucherellate il fondo con i rebbi della forchetta e riempire con la crema.
Con il residuo della pasta sablè potete creare decori a piacere in superficie: delle lettere, dei disegni o la classica griglia. Per la riuscita è in ogni caso fondamentale la pasta sia sempre fredda, quindi possono volerci più passaggi e riposi in frigorifero.
Step 4
Infornare in forno statico preriscaldato a 180 gradi sino a doratura (circa 20/25 minuti).